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Il rispetto dei limiti di rumore acustico previsti dalla legge non è sufficiente: È possibile valutare la tollerabilità delle immissioni rumorose?
È essenziale ricordare che nel contesto delle immissioni sonore, superare i limiti di tolleranza stabiliti dalla legge per le attività produttive rappresenta una violazione di normativa.
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La determinazione dei livelli obbligatori è finalizzata al bene comune, comprendendo la definizione delle modalità per la misurazione del rumore e l’identificazione dei limiti massimi consentiti. L’intento principale è garantire il rispetto dell’ambiente vicino all’attività di produzione e preservare la salute delle persone che ci lavorano; ciò è particolarmente importante dato che le emissioni rumorose possono costituire un pericolo se non gestite adeguatamente.
Vediamo infatti l’evento raccontato nella Cassazione civile, Sez. II, nella sentenza n. 28893 del 12.11.2018.
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Contesto
Il caso in oggetto è stato trattato nella sentenza n. 28893 del 12 novembre 2018 della Cassazione civile, Sezione II ed è considerato un esempio importante.
I proprietari di un edificio residenziale nelle vicinanze di un tratto autostradale stanno facendo causa all’ente gestore dell’autostrada. È stata avanzata la richiesta per condannare la società convenuta a mettere in atto l’installazione di una barriera antirumore con materiale fonoassorbente idoneo, previa verifica dell’eccesso del livello di rumore ai sensi dell’articolo 844 del codice civile.
La richiesta principale dei querelanti è stata presa in considerazione dal tribunale di primo grado. Tuttavia, l’amministrazione delegata ha fatto ricorso.
Analisi e Valutazioni
Dopo aver effettuato una serie di perizie mediche e ricevuto una consulenza tecnica d’ufficio nel campo dell’acustica, la Corte Suprema ha pronunciato la sentenza n. 233/2010. Nel contesto dell’esausto, si è constatato che le emissioni acustiche causate dall’azienda Autostrade nel tratto in questione eccedevano il livello di tolleranza previsto dall’articolo 844 del codice civile, preso come unico punto di riferimento per questo specifico caso.
Valutazione della Cassazione
Di conseguenza, la Corte ha accolto la richiesta dei querelanti di ottenere un risarcimento specifico e ha condannato la società convenuta a installare immediatamente una barriera antirumore con materiale fonoassorbente adeguato.
Altre richieste avanzate dai querelanti sono state respinte, e la società convenuta è stata condannata a pagare le spese processuali.
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La qualità del nostro ambiente acustico è fondamentale per il benessere e la produttività delle persone.
Il rumore acustico indesiderato può avere un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita sia dei lavoratori (che possono nel tempo generare malattie professionali, sia nell’ambiente circostante).
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FONTE CASSAZIONE
