Rischio biologico, quali sono le aziende a rischio?

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Rischio biologico, quali sono le aziende a rischio?

Rischio biologico

Per rischio biologico si intende la possibilità di entrare in contatto con organismi cellulari (virus e batteri in genere), in grado di riprodursi o di trasferire materiale genetico. Tutti i lavori, a loro modo, riscontrano una possibilità di un rischio biologico (dal cuoco al netturbino), è però importante sapere che c’è sempre la possibilità di un eventuale rischio biologico e che per evitarlo servono conoscenze e sistemi di prevenzione. Conoscenza e prevenzione che anche grazie a noi di Obiettivo Ambiente sono ormai, assieme ai DPI e ai dispositivi di sicurezza, fruibili e a portata di mano di tutte le aziende.

Quali sono le aziende a più alto rischio biologico?

Partendo dal presupposto che una possibilità di rischio biologico risulta anche nelle attività più semplici, grazie alla tecnologia e ai corsi di formazione nel tempo c’è stata una grossa riduzione del rischio biologico all’interno delle aziende. Detto ciò va ricordato che ci sono ancora dei settori in cui il rischio biologico è più alto che in altri: i laboratori di ricerca, le aziende agroalimentari, le aziende farmaceutiche e tutte quelle imprese che operano nel campo del trattamento e smaltimento dei rifiuti. Tra le aziende più soggette al rischio biologico vanno annoverate anche le strutture ospedaliere, i supermercati, gli aeroporti. Tutte quelle attività, quindi, in cui non si trattano direttamente gli agenti patogeni, ma che per via dell’alto numero di persone che frequentano i loro locali la quantità batterica o virale necessaria per dare origine al rischio può essere più alta.

Come tutelarsi dal rischio biologico?

La miglior tutela, nonché la più efficace, è senza dubbio la prevenzione. Servono quindi del personale attento e preparato sui rischi che può correre e dei dirigenti o datori di lavori responsabili che mettono a disposizione del dipendente formazione, corsi di aggiornamento e tutto il know how possibile. Il tutto da accostare, ovviamente, ai dispositivi di sicurezza collettiva e quelli di sicurezza individuale.

Precauzioni standard contro il rischio biologico

Le precauzioni standard per prevenire la contaminazione biologica consistono in una serie di regole semplici a cui attenersi obbligatoriamente. Costituiscono l’insieme delle misure di barriera e dei comportamenti volti a prevenire e contenere la trasmissione dei microrganismi e vanno eseguite durante attività che prevedono un possibile contatto accidentale con materiale biologico o quando si maneggiano strumenti o attrezzature che possono essere contaminate.

Le principali misure sono:

  • Igiene e lavaggio mani: il lavaggio frequente delle mani con sapone e acqua calda è riconosciuto come la più importante misura per ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi;
  • Uso di DPI (guanti, camici, mascherine, occhiali);
  • Prevedere adeguate procedure di decontaminazione, pulizia, disinfezione e/o sterilizzazione di presidi e attrezzature;
  • Accurata sanificazione e sterilizzazione di superfici e ambienti sono un valido strumento per ridurre significativamente la carica microbica;
  • Gestire correttamente il trasporto dei campioni di materiale biologico indossando guanti di protezione e controllando che il campione sia ermeticamente chiuso e che la parte esterna del contenitore non sia contaminata;
  • Utilizzare sempre asciugamani di carta monouso;
  • Uso di salviettine igieniche e liquidi disinfettanti sono gesti quotidiani da ripetere con costanza.