Valutazione d’impatto ambientale (VIA): il MITE aggiorna la modulistica per il 2022

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Il MITE (Transizione Ecologica) ha recentemente aggiornato il Modulo istanza di VIA che recepisce le modifiche all’art. 23 del d.lgs.152/2006, introdotte dal DL 50/2022 (cd. Decreto Prezzi) convertito con L. 91/2022.

In particolare, come si legge sul sito, per facilitare il proponente nella predisposizione delle istanze e ottimizzare l’azione amministrativa è stato:

  • aggiornato il Modulo istanza di VIA (art. 23 D.Lgs.152/2006),
  • creato il Modulo presentazione integrazioni progettuali prevedendo che la documentazione sia trasmessa in formato digitale (2 copie al MiTE e 2 copie al MIC).

Quali attività sono soggette a VIA?

Sono sottoposti alla procedura di V.I.A. i progetti pubblici e privati che possono avere un impatto ambientale rilevante. In particolare, progetti di opere quali raffinerie, centrali termiche, acciaierie, impianti chimici, dighe, porti, infrastrutture stradali e ferroviarie, elettrodotti sono sottoposti a V.I.A. nazionale, mentre progetti relativi ad agricoltura, silvicoltura, acquicoltura, industria estrattiva, produzione e trasformazioni di metalli, costruzione e montaggio di autoveicoli, cantieri navali, industrie alimentari, oleodotti e gasdotti, piste da sci ed altro sono oggetto di V.I.A. in ambito regionale. 

COME FUNZIONA LA PROCEDURA DI VIA 

La procedura corretta, prevede la presentazione di uno Studio di Impatto Ambientale alle autorità competenti. Le fasi che guidano tutto il percorso di ANALISI – REDAZIONE TECNICA VIA E APPROVAZIONE DEL PROGETTO PER L’AZIENDA sono::

  • Verifica di assoggettabilità o screening: fase preliminare e di preparazione 
  • Studio di impatto ambientale o scoping:  L’analisi vera e propria che fornirà i contenuti effettivi dell’analisi. Grazie a indicatori ambientali e documenti tecnici (mappe, carte, documenti) specifici  si definisce così la compatibilità del progetto valutato con l’impatto che avrà nell’ambiente e sarà  a tutti gli effetti la valutazione dell’impatto ambientale.
  • Pubblicazione del progetto;
  • Consultazioni ed esito;
  • Fase decisionale in cui l’autorità competente si pronuncia sul progetto e, laddove necessario, richiede adempimenti aggiuntivi;
  • Monitoraggio ambientale: si verifica che le indicazioni prescritte nel progetto vengano attese e l’eventuale insorgenza di nuove condizioni.

Chi fa la VIA e quali requisiti deve avere

La figura con cui un’azienda deve collaborare per preparare il VIA e analizzare i rischi deve essere una figura tecnica, specializzata su le normative ambientali e tutti gli iter dedicati allo studio di impatto ambientale, 

In fase strategica, il tecnico esperto si occupa di redigere i Rapporti Ambientali previsti dalla normativa, inclusa la verifica di assoggettabilità, la valutazione dei piani e dei programmi ed i relativi adempimenti.