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20 Giugno 2022Microclima in ambienti di lavoro: cos’è e perché è importante
Per microclima intendiamo tutti fattori fisici ambientali che, insieme a parametri relativi all’attività fisica e metabolica, e all’abbigliamento di un soggetto, concorrono a determinare gli scambi termici che avvengono tra i lavoratori e l’ambiente in cui si trovano.
La valutazione del microclima in un ambiente di lavoro diventa essenziale, come ampiamente specificato nel D. Lgs. 81/2008 (Titolo VIII) considera il microclima uno degli agenti di rischio fisico e obbliga il datore di lavoro alla prevenzione:
Viene sancito l’obbligo per il Datore di lavoro della valutazione di ogni rischio per la salute e la sicurezza, incluso quello che deriva dall’esposizione al microclima di un ambiente, al fine di individuare e mettere in pratica tutte le misure preventive e protettive più adeguate per minimizzare tale rischio.
Come attivare la valutazione microclima in azienda?
Tramite indagini strumentali si analizza l’efficienza ed efficacia degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento durante il loro funzionamento, nonché l’adeguatezza di eventuali modifiche a livello strutturale e/o d’impianti che possono impattare sulle condizioni microclimatiche.
Normative e scadenze
Secondo la normativa vigente e le indicazioni fornite dall’INAIL, la valutazione del microclima negli ambienti di lavoro va eseguita:
- Con strumenti che siano certificati e tarati periodicamente, così da riuscire a determinare con precisione le condizioni di rischio microclimatico in un ambiente di lavoro;
- Con cadenza quadriennale, mediante la misurazione di parametri individuali ed ambientali;
- In almeno due diverse campagne (estate e inverno), soprattutto negli ambienti dove il microclima può essere controllato con sistemi di trattamento dell’aria.
A seguito della valutazione, verrà determinata la presenza eventuale del rischio per i lavoratori e, dunque, individuate le misure da adottare per eliminare tale rischio.
Fonti: INAIL – GOVERNO.IT