Obiettivi di raccolta e riciclo per le bottiglie: i paesi membri dovranno raccogliere separatamente da altri flussi il 77% di quanto immesso al consumo entro il 2025 e il 90% entro il 2029;
Obiettivi di riduzione per i prodotti monouso in plastica considerati ancora non facilmente sostituibili come tazze da passeggio e contenitori di alimenti per cibo da asporto pronto al consumo (e loro eventuali tappi o coperchi). Gli obiettivi di riduzione vengono demandati ai paesi dell’UE, così come le misure per raggiungerli tra possibilità di restrizioni all’uso e promozione di alternative riutilizzabili, con o senza incentivazioni economiche;
Contenuto di materiale riciclato obbligatorio: a partire dal 2025, le bottiglie in plastica dovranno contenere un minimo del 25% di materiale riciclato, percentuale che salirà al 30% nel 2030;
Tappi e coperchi solidali con il contenitore per le confezioni di bevande in plastica (al più tardi cinque anni dopo l’entrata in vigore della direttiva i tappi dovranno essere non separabili dal contenitore);
Etichettatura obbligatoria per prodotti come filtri di sigaretta, bicchieri di plastica, assorbenti e salviette umidificate, per informare i consumatori sugli impatti negativi in caso di abbandono nell’ambiente e fornire indicazione sul corretto smaltimento (due anni dopo l’entrata in vigore della direttiva);
Nella Direttiva nell’uso della Plastica si elencano i prodotti o imballaggi soggetti al divieto:
Obblighi per i produttori
Chi inquina paga, infatti i produttori dovranno contribuire a coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti, come pure i costi delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti:
Sono anche previsti incentivi al settore industriale per lo sviluppo di alternative meno inquinanti.
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FONTE eur-lex.europa.eu: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52018PC0340