Quella legata al Covid non è un’emergenza soltanto sanitaria, ma reputiamo sia anche sociale ed economica, che rischia di colpire duramente gli strati sociali più deboli ed esposti.
Come spesso accade, quando si tratta di affrontare un’urgenza, la prima risposta ai bisogni arriva proprio dal volontariato. Di fronte ad un pericolo tanto grave quanto ancora sconosciuto, i volontari non possono essere lasciati in balia di loro stessi, ma devono venire opportunamente formati ed informati per poter affrontare al meglio le sfide di un autunno che si prospetta complicato.
Abbiamo letto e studiato il rapporto redatto interamente dal, Politecnico di Torino, Società di San Vincenzo De Paoli, Caritas e Casa accoglienza del Cottolengo un catalogo per i volontari legato alla prevenzione del rischio covid in particolare si presta attenzione alla Formazione del Volontario.
Le misure di prevenzione e protezione sono finalizzate alla gestione del rischio di contagio e dei rischi secondari all’interno degli spazi e durante le interazioni personali.
Esse devono essere adottate sulla base delle specificità di ciascuna realtà e di ciascuna attività, emerse dalla fase di analisi del rischio, avendo ben presente che le misure di prevenzione e protezione non vanno intese come tra loro alternativi ma quali dotazioni minime ai fini della prevenzione del contagio in relazione alla attuale situazione epidemiologica in atto.
In primis è importante seguire le ultime note dettate dal ministero della salute:
Ma sono prese in considerazione anche altre misure di formazione in sicurezza, che agiscano in modo coordinato per consentire una ripresa al volontariato il più possibile sicura.
Tra queste si raccomanda fortemente di prevedere delle opportune attività di formazione (anche tramite corsi online):
Il documento “Il terzo settore riparte in sicurezza – Prevenzione e mitigazione del rischio di trasmissione del contagio da SARS-COV-2 durante i servizi alla persona nell’ambito delle attività di volontariato” è una preziosa raccolta di informazioni, strumenti, buone pratiche e raccomandazioni che sono state redatte dagli esperti ricostruendo tutte le situazioni in cui un volontario può venire a contatto con le persone seguite: dormitori, mense, distribuzione alimenti, raccolta e consegna di abiti usati, centri di ascolto ed anche visite a domicilio.
Lo puoi richiedere qui:
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