SicurImpresa, offre i vari servizi di Formazione Aziendale, Formazione in Aula o Formazione Online, e propone un ebook gratuito
che immerso ormai nelle giungla normativa (Il Testo Unico Sicurezza, Decreto Legislativo 81/08) continua a perfezionarsi e a richiedere ulteriori misure sulla sicurezza obbligatorie
I 10 errori da evitare nella sicurezza sul lavoro:
leggi l’ebook gratuito in pdf completo qui
1 Nel tema della sicurezza molte aziende non hanno mai fatto nulla di quanto richiesto dalla legge: FALSO
Ormai sono rarissime le realtà che non si sono attivate per mettersi in regola con la formazione per i lavoratori o le visite mediche. Anche perchè moltissime volte rispondiamo con un’altra domanda le aziende davvero conoscono i costi della non sicurezza? E’ vero che sappiamo con certezza quello che spendiamo in sicurezza e formazione ma non sappiamo mai davvero quello che dobbiamo spendere nell’infortunio sul lavoro non solo pensando a grossi incidenti ma anche quelli più comuni e possibili che si presentano nei luoghi di lavoro.
2 Non sono responsabile se il lavoratore non vuole mettere i dispositivi sulla sicurezza mentre lavora come: guanti, i tappi, le scarpe antinfortunistica ecc… FALSO
Il datore di lavoro o il responsabile sulla sicurezza l’RSPP hanno sempre l’obbligo di controllare, che i lavoratori indossano i dispositivi di protezione individuali se necessario.
Leggi -> Per le verifiche periodiche delle attrezzature è arrivato l’obbligo del ventunesimo elenco
3 Nella mia azienda ho meno di tre lavoratori quindi non sono soggetto agli adempimenti della legge 626: FALSO
Un’azienda che ha anche solo un lavoratore, ha l’obbligo della valutazione dei rischi, dei corsi di gestione emergenza e se la salute dei lavoratori legata al contesto lavorativo può’ essere in pericolo allora occorre anche la nomina del medico competente per le visite mediche.
4 Per Sistemare l’azienda con tutte le normative sulla sicurezza sul lavoro, in qualsiasi circostanza ho comunque tempo 90 giorni : FALSO
Hanno abolito il tempo cuscinetto dei 90 giorni per adempiere agli obblighi di legge.
Ora la valutazione dei rischi aziendale, la formazione e la medicina del lavoro devono essere preventive.
Leggi l’articolo sulle Scadenze sulla Sicurezza sul Lavoro
5 I lavoratori hanno il loro medico curante quindi non è necessario che l’azienda provveda anche alla visita medica del lavoro: FALSO
Solo con la visita medica del lavoro, fatta dal medico competente, è possibile certificare lo stato di buona salute sul lavoro (idoneità alla mansione). Viene così creata una cartella sanitaria e di rischio conforme ad un modello previsto dalla norma che include, sempre, l’esame obiettivo. Esame obiettivo quindi non significa chiedere “sta bene?” o limitarsi alla misurazione della pressione arteriosa ma significa effettuare l’esame obiettivo generale o degli organi così come previsto dall’All. 3A del Testo Unico.
6 La mia azienda è una piccola realtà a rischio basso quindi non devo fare nulla: FALSO
Anche per le piccole realtà come uffici, negozi come estetica, parrucchieri, commercianti ecc hanno un lavoro a stretto contatto con rischi assimilabili. La sicurezza è un dovere morale oltre che un obbligo del datore di lavoro.
Quindi sono obbligatori:
7 Se arriva un controllo nel luogo di lavoro io non firmo niente, perchè il responsabile è il consulente della sicurezza. FALSISSIMO!
La valutazione dei rischi ricordiamo è sempre un obbligo non delegabile del datore di lavoro. Non solo se l’azienda svolge attività dedicate alla sicurezza nei luoghi di lavoro senza la firma del datore di lavoro stesso i documenti non avrebbero alcun valore legale.
Il rischio (grosso e probabile) è che il datore di lavoro prenda pure sanzione per mancata valutazione dei rischi!.
8 Qual è la differenza tra pericolo e rischio?
Il pericolo è un modo di essere dannoso di una sostanza, ad esempio un acido, di una macchina, ad esempio una sega, di una situazione di lavoro, ad esempio una stanza riempita di fusti di benzina, di un modo di comportarsi, ad esempio camminare su una fune tesa.
Il rischio invece nasce quando contemporaneamente abbiamo un pericolo ed un lavoratore esposto.
9 Il rischio come è definito?
Per definire il rischio bisogna prima di tutto accertare se esiste un pericolo. Se esiste un pericolo in una certa situazione lavorativa, il rischio R viene definito come il prodotto della probabilità P di farsi male in questa determinata situazione lavorativa con la grandezza del danno (D o M) che si subirà:
R = P x D oppure R = P x M”
10 Come si fa a calcolare la probabilità?
“La probabilità si valuta secondo l’esperienza ed eventuali banche dati. Usualmente si assegnano alla probabilità quattro valori numerici: 1 – 2 – 3 – 4 a seconda se si ritiene il fatto improbabile – poco probabile – probabile – altamente probabile.
Valore 4 = ALTAMENTE PROBABILE
– correlazione diretta tra mancanza e verificarsi del danno ipotizzato;
– conoscenza di danni provocati dalla stessa mancanza;
– il verificarsi risulterebbe “normale”.
Valore 3 = PROBABILE
– danno probabile pur se non diretto o automatico;
– conoscenza di episodi di correlazione tra mancanza e danno;
– il verificarsi provocherebbe “una moderata sorpresa”.
Valore 2 = POCO PROBABILE
– la mancanza rilevata può provocare danni solo in circostanze “sfortunate” di eventi;
– sono noti solo rarissimi casi verificatisi;
– il verificarsi susciterebbe grande sorpresa.
Valore 1 = IMPROBABILE
– la mancanza rilevata può provocare danni per concomitanza di più eventi poco probabili e interdipendenti;
– non sono noti episodi già verificatisi;
Hai altre domande su cui vuoi avere risposta?