Obblighi Sicurezza del Lavoro notturno

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In moltissime aziende, il ciclo di attività produttiva è continuo e necessita di un’organizzazione lavorativa con dipendenti legati al lavoro notturno o lavoro su turni.

Il Decreto Legislativo definisce “lavoratore notturno“:

  1. Il lavoratore che svolge stabilmente tre ore del suo monte ore giornaliero in periodo notturno
  2. il lavoratore che svolge nel periodo notturno l’attività lavorativa secondo le regole definite dalla contrattazione collettiva, in termini di ore giornaliere da effettuare nel periodo notturno e numero di giornate
  3. il lavoratore che svolge, in assenza di contrattazione collettiva, tre ore del suo monte ore giornaliero nel periodo notturno per almeno ottanta giorni l’anno.

Lavoro notturno: obblighi del Datore di Lavoro

Il datore di lavoro deve:

Inoltre, la nomina a lavoratore notturno viene data a chi viene ritenuto idoneo dopo accertamenti effettuati dal medico competente. I controlli medici devono essere preventivi e periodici con cadenza biennale (sorveglianza sanitaria)

La gestione dei rischi per la salute e la sicurezza nel lavoro notturno

Il primo impatto legato alla prevenzione e sicurezza sul lavoro è la Salute del lavoratore:

  • Attenzione: un’esposizione prolungata a condizioni di stress e disturbi del sonno, possono portare a malattie cardiovascolari o disturbi psicologici.
  • Prevenzione: E’ fondamentale individuare appropriate misure organizzative, gestionali (come ad esempio, pause, turni o riduzioni dei carichi di lavoro) e idonei protocolli di sorveglianza sanitaria per monitorare lo stato di salute dei dipendenti.

Materiali e Attrezzature:

  • Attenzione: Controllo delle mansioni del singolo lavoratore, che abbia a disposizione tutti i DPI e informazioni su macchinari e attività da svolgere
  • Prevenzione: Formazione e Informazione del dipendente e addestramento sull’utilizzo dei DPI

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Cosa rischia il datore di lavoro in caso di ispezioni?

Se si verifica un’ispezione e vengono rilevate delle inadempienze rispetto a quanto prescritto dalle norme vigenti è bene sottolineare che il datore di lavoro rischia guai grossi.

Per la precisione, la legge impone l’arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 1.549,00 a € 4.131,00 nel caso in cui i lavoratori notturni non siano stati sottoposti a visita medica preventiva.

Stesse sanzioni nel caso in cui i lavoratori non siano stati sottoposti alla visita medica che va fatta ogni due anni: quindi, sempre arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 1.549,00 a € 4.131,00.

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