Proteste per il rumore in cantiere? Un rischio per appaltatore e committente

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In moltissime città e paesi privati, ad aziende hanno avviato i lavori di ristrutturazione della struttura.

Il cantiere ora viene visto anche come una sorgente di rumore che deve essere valutata non solo per il lavoratore ma anche i residenti o i vicini delle aree circostanti.

Si accosta così la valutazione del rischio rumore anche ai cantieri mobili e cantieri temporanei perché i rumori e suoni forti influiscono così sul concetto di rumore da cantiere togliendo a chi vi abita il proprio “Comfort acustico abitativo”

L’obiettivo in questi anni per imprese edili, aziende e artigiani del settore è quello di tutelare il comfort acustico previa l’adozione di metodi e procedure atti a garantire la riduzione al minimo e/o l’eliminazione del disturbo.

La tutela per aziende nell’impatto acustico da rumore in cantiere

L’unico suggerimento che tutela molte aziende richiedono di attivare la norma UNI 11728:2018 con oggetto: “Acustica – Pianificazione e gestione del rumore di cantiere”. Questa norma, varata dalle commissioni Acustica e vibrazioni e Gestione del rumore di cantiere in ambito urbano, è scaricabile dal portale UNI.

Essa definisce gli obblighi di conformità in carico all’appaltatore da parte del committente, al fine di garantire una gestione corretta e soddisfacente dell’impatto acustico del cantiere.

Le istruzioni della norma possono anche essere fatte proprie dall’appaltatore a titolo volontario, a condizione che lo stesso appaltatore metta a disposizione le risorse per la loro applicazione.

Perché attivare la normativa e tutelarsi al rischio acustico?

Le finalità per le quali il committente richiede una gestione dell’impatto acustico possono essere diverse e non necessariamente tutte sovrapponibili. Ad esempio:
evitare lamentele da parte dei ricettori;
contenere le proteste affinché queste non interferiscano negativamente con i lavori del cantiere;
garantire una buona reputazione nei confronti del pubblico;
rispettare le legislazioni vigenti.

La norma è sviluppata nel rispetto delle prescrizioni minime di legge previste in Italia e al contempo ne costituisce un ampliamento, permettendo che il rumore sia oggetto di una gestione sinergica che tiene in considerazione tutti gli ambiti che possono governare il disturbo percepito dalla cittadinanza.

Inoltre, la presente norma può costituire un’applicazione specifica della serie di norme riguardanti i sistemi di gestione ambientale (UNI EN ISO 14001 e UNI EN ISO 14004) e relativo processo di certificazione.

Richiedi qui le informazioni per gestire al meglio il tuo cantiere e tutelare i lavori, la richiesta può essere utile a imprenditori edili, liberi artigiani del settore e i committente richiede una gestione dell’impatto acustico! Saremo subito pronti a rispondere ai tuoi dubbi e domande.