Manca pochissimo all’atteso 15 agosto, dove non solo è il momento dell’anno dedicato all’estate ai fesfeggiamenti e . Non mancano mai fuochi d’artificio e fai da te ma prestiamo sempre attenzione agli infortuni in relazione all’utilizzo nelle feste di articoli pirotecnici.
Soprattutto nella messa in sicurezza delle aree di fuoco e delle aree di spettacolo!
Tramite eventi di cassazione e con la rubrica Gli Eventi Raccontano, possiamo trarre esperienza da questo evento realmente accaduto per non ripeterlo più e gestire con il giusto valore la salute e sicurezza!
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L’infortunio riguarda l’utilizzo l’uso di fuochi d’artificio in una festa organizzata per ferragosto.
Un circolo di volontari organizza per ferragosto una festa popolare che a chiusura della giornata prevede uno spettacolo di fuochi d’artificio.
La realizzazione dei fuochi d’artificio “è affidata ad uno dei volontari, che è in possesso di regolare licenza da fuochino, che svolge questa attività in varie occasioni e che quindi è in possesso dell’attrezzatura e dei materiali necessari”.
Nel tardo pomeriggio del giorno di ferragosto :
“il fuochino piazza, in una apposita area, i mortai di lancio dei razzi, li carica e prepara tutto quanto è necessario per lo spettacolo pirotecnico. In queste operazioni è coadiuvato da altri tre volontari che trasportano i materiali e le attrezzature. Verso le ore 22 inizia lo spettacolo pirotecnico, nell’area dove sono piazzati i mortai di lancio, oltre al fuochino che attiva i lanci, sono presenti gli altri tre volontari che con delle torce elettriche illuminano l’area al fuochino. Ad un certo punto un razzo, lanciato da uno dei mortai, invece di salire in cielo e poi esplodere, esplode appena sopra al vivo di volata (è la bocca di uscita del mortaio) ad altezza d’uomo, l’esplosione investe in pieno viso uno dei volontari che si trova in vicinanza del mortaio di lancio, con effetti devastanti e mortali”.
Con tutta probabilità – continua la scheda – “si trattava di un razzo difettoso. Si è accertato che il fuochino effettua questo lavoro a titolo di volontariato (non percepisce alcuna retribuzione) così come gli altri tre volontari, ma in ogni caso si può ritenere che fra i quattro si sia instaurata una società di fatto per la realizzazione dello spettacolo pirotecnico, e che il fuochino ne sia il Datore di Lavoro in quanto è l’esperto in materia che gestisce il tutto ed è il proprietario delle attrezzature e dei materiali”.
Questi i fattori causali rilevati:
Questo non solo la Cassazione lo reputa un evento penale legato all’associazione di volontariato, ma inoltre coinvolge direttamente il principale gestore della festa per aver lasciato persone non formate e specializzate nell’organizzazione fuochistica.
Allora quanto risparmio c’è nel non adguarsi alla sicurezza?
Vi lasciamo la possibilità di avere in omaggio un ebook gratuito.
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