POS e PSC sono due differenti documenti che servono a stimare i rischi e a stabilire misure di prevenzione per le attività svolte nei cantieri di lavoro.
La regolamentazione di riferimento è inserita nel TITOLO IV del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, D. Lgs. 81/08, che determina gli specifici obblighi e le sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme da parte dei responsabili dell’attività.
Il cantiere è tra i luoghi di lavoro con maggiore percentuale di incidenti e infortuni: ecco perché il Piano Operativo di Sicurezza e il Piano di Sicurezza e di Coordinamento integrano le prospettive di diversi professionisti per elaborare le procedure più adatte a salvaguardia dei lavoratori impiegati nel settore. Ecco quando servono e quali sono le differenze tra POS e PSC.
Certificazione fondamentale per la gestione dell’attività lavorativa sui cantieri, il POS viene definito dall’articolo 89 del D.Lgs. 81/2008 come “il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell’articolo 17 comma 1, lettera a)”.
Chi redige il POS è il Datore di Lavoro, ovvero il titolare dell’impresa che si occupa dei lavori, senza distinzione tra impresa esecutrice o, eventualmente, subappaltatrice. Il Piano Operativo di Sicurezza contiene:
A seconda dei soggetti coinvolti, si distinguono diversi step per la presentazione del piano operativo:
Il PSC è costituito da una relazione tecnica che delinea le varie fasi operative del lavoro, individuando le situazioni più a rischio e prevedendo azioni concrete (correlate alla complessità dell’opera) per la messa in sicurezza del cantiere specifico; tale documento deve essere allegato al contratto di appalto.
Per il Piano di Sicurezza e Coordinamento sono coinvolte due figure incaricate:
– Coordinatore dei lavori in fase di progettazione (CSP) che redige il piano di sicurezza;
– Coordinatore dei lavori in fase di esecuzione (CSE) che valuta il piano di sicurezza, può richiedere eventuali integrazioni e verifica la corretta applicazione delle procedure di lavoro.
È responsabilità del titolare dell’impresa assicurare che le disposizioni indicate nel PSC vengano attuate in maniera puntuale e precisa e che il piano sia distribuito al RSPP e a tutte le figure coinvolte nella sicurezza del cantiere (responsabile dei lavori e coordinatori).
I contenuti minimi da includere nel PSC sono definiti nell’ALLEGATO XV del D.Lgs. 81/2008, e comprendono:
La redazione del PSC è esclusa in caso di lavori la cui esecuzione è immediata e necessaria per la risoluzione di situazioni di emergenza.
La principale differenza tra POS e PSC è determinata dalle circostanze in cui si richiedono tali documenti:
– il POS serve a qualsiasi impresa che voglia aprire un cantiere di lavoro;
– il PSC è obbligatorio quando nei cantieri sono presenti più imprese che lavorano insieme ( sia per lavori pubblici che privati), oppure quando si tratta di un’unica azienda affidataria che si avvale di altre imprese per l’esecuzione (e, comunque, ha una presenza di lavoratori per giorno di lavoro superiore a 200).
Inoltre, se da un lato POS e PSC contengono entrambi la valutazione dei rischi e le relative procedure risolutive o di miglioramento della sicurezza sul lavoro, dall’altro il Piano di Sicurezza e Coordinamento presta però particolare attenzione anche ai rischi che non derivano direttamente dalle attività svolte, come la presenza di linee aeree o condutture sotterranee o di veicoli circolanti nell’area di cantiere.
SANZIONI
Le sanzioni possono essere onerose o implicare anche provvedimenti penali:
– per mancata o incompleta elaborazione del POS, il datore di lavoro può subire una pena detentiva fino a 8 mesi e una sanzione da 3.000€ a 15.000€, e la trasformazione dei contratti aziendali in tempo indeterminato;
– per irregolarità o inadempienze del PSC, rispondono tutte le figure coinvolte (committente, responsabile dei lavori e coordinatori) con l’arresto da 3 a 6 mesi e un’ammenda che può andare da 2.500€ a 12.000€ a seconda dell’entità.
La redazione del Piano operativo di sicurezza e del Piano di sicurezza e coordinamento è una procedura da eseguire con precisione e accuratezza.
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