Nuova modulistica AIA statale in vigore dal 10 ottobre 2019
Con Decreto 10 ottobre 2019, n. 311, pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, è stata adottata la nuova modulistica AIA per la presentazione della domanda di autorizzazione integrata ambientale di competenza statale.
La riformulazione della modulistica generale per la presentazione della documentazione a corredo delle istanze di autorizzazione integrata ambientale (AIA) statale si è resa necessaria a seguito delle modifiche normative introdotte in materia. Restano ferme le indicazioni specifiche per i procedimenti di riesame che erano state definite con Decreto 25 marzo 2016, n. 86.
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L’AIA o meglio detta ‘autorizzazione integrata ambientale è l’autorizzazione di cui necessitano alcune aziende per uniformarsi ai principi di integrated pollution prevention and control (IPPC) dettati dall’Unione europea a partire dal 1996.
Da allora il quadro normativo di riferimento per le AIA è comune in tutta Europa sostenuto anche dalla direttiva IPPC n. 96/61/CE fissò entro il 2007 il termine di adeguamento oltre il quale determinate tipologie di installazioni produttive non possono più operare senza un’AIA; le attività produttive che devono sottostare a queste procedure di autorizzazione sono quelle più rilevanti per l’ambiente.
Le categorie di attività soggette a tale autorizzazione sono dettagliatamente indicate dalla norma (allegato VIII alla parte seconda del D.Lgs. 152/06), e in sintesi sono:
L’AIA considera in ogni caso come punti fermi il rispetto dei requisiti minimi stabiliti nelle norme ambientali di settore, le eventuali prescrizioni in materia di Valutazione di impatto ambientale, la compatibilità con le norme di qualità ambientale.
Non è lo strumento specifico per valutare la compatibilità di una installazione produttiva con il suo contesto territoriale, ma piuttosto è la procedura con la quale verificare che l’esercizio da autorizzare abbia pressioni ambientali limitate, conformi con condizioni prefissate (in un BREF, in una VIA o in una qualche norma di qualità ambientale) per limitare l’inquinamento ed i consumi di risorse ambientali. L’applicazione dei principi IPPC-IED non garantisce di per sé la compatibilità ambientale dell’installazione con il contesto ambientale circostante, quanto piuttosto l‘adozione di tecniche ambientalmente più efficienti e quindi un minore inquinamento specifico (ovvero per unità di prodotto).
Le AIA sono collegate a diverse altre procedure di autorizzazione, previste dalle norme europee e nazionali; in particolare le AIA sono connesse alle Valutazioni d’Impatto Ambientale (VIA) ed alle Autorizzazioni Uniche Ambientali (AUA, che incorporano in un unico atto diverse autorizzazioni ambientali applicate a tutte le categorie di imprese ed impianti non soggetti ad AIA o VIA).