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11 Marzo 2024La valutazione del rischio chimico sul luogo di lavoro è un processo estensivamente applicabile in numerose attività lavorative.
Scarica l’ebook agenti chimici tratto dall’Inail per la sicurezza al lavoro.
Questa valutazione si concentra sull’impiego di sostanze chimiche nell’ambiente lavorativo, ad esempio:
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- Nelle imprese che utilizzano prodotti per la pulizia;
- Nelle imprese di stampa;
- Industrie chimiche e farmaceutiche: dove vengono manipolate e sintetizzate sostanze chimiche per la produzione di farmaci, prodotti chimici di consumo e materiali specializzati.
- Settore tessile: durante la lavorazione dei tessuti e la tintura possono essere impiegate sostanze chimiche che richiedono valutazioni del rischio per garantire la sicurezza dei lavoratori.
- Industrie petrolchimiche: coinvolte nell’estrazione, raffinazione e lavorazione del petrolio e dei suoi derivati, spesso utilizzano sostanze chimiche pericolose che richiedono valutazioni del rischio.
- Settore alimentare: nella produzione e trasformazione degli alimenti possono essere impiegate sostanze chimiche per la conservazione, la disinfezione e altre operazioni che richiedono valutazioni del rischio per garantire la sicurezza alimentare.
- Laboratori di ricerca e sviluppo: dove vengono sperimentate nuove sostanze chimiche o processi chimici, è necessario valutare il rischio per proteggere i lavoratori e l’ambiente circostante.
- Settore dei cosmetici: durante la produzione di cosmetici e prodotti per la cura personale possono essere utilizzate sostanze chimiche che richiedono valutazioni del rischio per garantire la sicurezza dei consumatori e dei lavoratori.
- Industrie metallurgiche: durante la lavorazione dei metalli possono essere impiegate sostanze chimiche per la pulizia, la lucidatura e altri processi che richiedono valutazioni del rischio per proteggere i lavoratori e prevenire infortuni o esposizioni nocive,e così via.
Date le molteplici applicazioni, è stato necessario sviluppare un sistema di classificazione univoco degli agenti chimici, che prevede una prima distinzione in due classi principali:
- Agenti con proprietà pericolose di tipo chimico-fisico, come agenti infiammabili, esplosivi, comburenti e corrosivi;
- Agenti con proprietà tossicologiche, suddivisi ulteriormente in sostanze nocive, sensibilizzanti, irritanti, tossiche, teratogene e cancerogene.
Questa valutazione del rischio chimico deve essere integrata nel Documento di Valutazione dei Rischi.
Dal punto di vista normativo, indipendentemente dalla metodologia utilizzata per la valutazione del rischio chimico, il datore di lavoro deve adottare tutte le misure preventive e le disposizioni come definito negli articoli del Testo Unico.
Il processo di valutazione del rischio da esposizione agli agenti chimici si articola in tre fasi fondamentali:
- Valutazione del pericolo: attraverso un’analisi approfondita della Scheda di Sicurezza del prodotto, che elenca e descrive le proprietà pericolose intrinseche della sostanza.
- Valutazione dell’esposizione: considerando le modalità di contatto dei lavoratori esposti con la sostanza, la frequenza di utilizzo, la quantità massima e valutazioni ambientali e biologiche.
- Caratterizzazione del rischio: basata sui risultati delle fasi precedenti, il datore di lavoro elabora misure preventive, protettive e di sorveglianza sanitaria per eliminare o ridurre l’esposizione alla sostanza sul luogo di lavoro e monitorarne la presenza e la diffusione.
Questo approccio integrato è fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative in materia di salute e sicurezza.
Per ogni settore specifico, siamo disponibili a indicare e occuparci di valutare specifiche attività. Contattateci oggi stesso per garantire la sicurezza e la conformità alle normative nel vostro ambiente lavorativo!