Il Regolamento End of Waste, stabilisce i “criteri specifici”
1- Allegato 1 sono elencati i rifiuti ammessi, (8 tipi di rifiuti inerti prodotti da attività di costruzione e demolizione, e 10 tipi di rifiuti inerti di origine come mattoni e mattonelle, scarti di ghiaia o sabbia).
Qui ci sono le guide per le specifiche verifiche da effettuare sui rifiuti in ingresso all’impianto, le modalità di deposito dei materiali e le specifiche delle operazioni di lavorazione da svolgere, i controlli da svolgere sui materiali ottenuti attraverso le operazioni di recupero al fine di accertare la conformità ai relativi requisiti di qualità e della successiva redazione delle dichiarazioni di conformità dell’aggregato riciclato prodotto secondo il modello di cui all’Allegato – Richiedi qui informazioni
2- Allegato 2 campi di utilizzo possibili per i materiali ottenuti con le operazioni di recupero. ( come il riutilizzo tramite recuperi ambientali in calcestruzzo per la realizzazione di sottofondi per infrastrutture stradali – ferroviarie – aeroportuali, riempimenti.)Richiedi qui informazioni
3- L’Articolo 6 del decreto stabilisce che le organizzazioni che gestiscono gli impianti di recupero di rifiuti inerti debbano essere certificate ai sensi della norma ISO 9001 e che il sistema di gestione comprenda le procedure per il controllo operativo atte ad assicurare la conformità del processo di recupero.
Quali sono rifiuti inerti?
Possono essere: sabbia, ghiaia, argilla espansa, vermiculite e perlite, quindi conglomerati cementizi, calcinacci, macerie, conglomerati bituminosi, cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, intonaci e tutti i residui di lavorazione non pericolosi che provengono da azioni di demolizione o da cantieri edili. Questi rifiuti vengono quindi definiti “aggregato recuperato perché :
I nostri consigli per le aziende produttori di aggregato recuperato. Richiedi qui informazioni
Ricordarsi di redigere per ogni lotto di aggregato recuperato prodotto (quantitativo non superiore ai 3.000 metri cubi di aggregato recuperato),il modulo – Richiedi qui informazioni
Conservazione per 5 anni un campione di aggregato recuperato prelevato e documenti associati.
Dotarsi di un sistema per il controllo di accettazione dei rifiuti, volto a verificare che questi corrispondano alle caratteristiche. Richiedi qui informazioni allo sportello ambientale gratuito
SicurImpresa può sostenerti nell’ottenere la tua certificazione ambientale UNI EN ISO 14001, rilasciata da un’organizzazione accreditata ai sensi della normativa vigente. Richiedi informazioni e prezzi.