Il fenomeno degli attestati sicurezza falsi è in continua crescita.
L’obbligo di formazione sicurezza è avvertito spesso come un costo e un impedimento alle attività normali aziendali. Alcuni commettono l’errore di acquistare attestati falsi, credendo di risparmiare tempo e denaro.
È opportuno ricordare che in casi del genere, il datore di lavoro e chi ha prodotto il certificato falso, incorre in responsabilità penale.
Oltre all’acquisto di attestati di formazione fasulli, ci si può anche imbattere in attestati copiati. In questo caso, bisogna controllare il numero dell’attestato con l’ente che l’ha emesso. Se i dati anagrafici non corrispondono allora si tratta di un falso.
ATTESTATI FALSI: COSA RISCHIA IL DATORE DI LAVORO?
Il datore di lavoro che accetta dei falsi attestati sulla Sicurezza sul Lavoro rischia:
In ogni caso, le autorità competenti (organi di vigilanza e magistratura) possono richiedere all’organismo che ha emesso l’attestato, copia della documentazione obbligatoria per l’emissione della certificazione del percorso formativo.
DANNI PROVOCATI DA FALSI ATTESTATI FORMAZIONE SICUREZZA
La pratica di richiedere e accettare un attestato sulla sicurezza falso provoca un danno:
COME DISTINGUERE UN ATTESTATO FALSO DA UNO VERO
• denominazione dell’ente che ha erogato il corso di formazione;
• dati del partecipante (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale);
• normativa di riferimento che richiede l’obbligo di formazione;
• tipologia di corso seguito;
• durata del corso;
• periodo di svolgimento;
• firma del responsabile;
• numero dell’attestato;
• eventuale QR code (non indispensabile).
In generale, la presenza dei suddetti elementi permette una prima scrematura, ai fini d’identificare un attestato sicurezza falso.
L’approccio di SicurImpresa è consulenziale, partiamo dai bisogni dell’azienda per costruire interventi che siano specifici, mirati ed efficaci. Sosteniamo le attività con piano formativi finanziati. Non aspettare contattaci!