Covid-19, sottoscritto il Protocollo Nazionale per i Piani Aziendali di vaccinazione

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Lo scorso 6 aprile è stato siglato il Protocollo per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro.

La ripresa delle attività sociali e lavorative in piena sicurezza è il tema fondamentale del Protocollo sottoscritto con le parti sociali per la realizzazione dei Piani Aziendali volti all’attivazione di punti di vaccinazione straordinari e temporanei nei luoghi di lavoro.

Un’esigenza – la ripresa – strettamente legata alla disponibilità di vaccini e alla loro diffusione sul territorio nazionale, che impone quindi l’obiettivo di concorrere alla rapida esecuzione della campagna vaccinale mediante il coinvolgimento diretto delle realtà produttive.

Nella convinzione che soltanto un’azione generale e coordinata possa abbattere i tempi della vaccinazione, la sfida sarà ampliare la tutela e consentire di proteggere la salute collettiva.

Chi saranno i soggetti coinvolti nella somministrazione?

La somministrazione riguarderà tutti i lavoratori, con qualsiasi tipologia di contratto che decideranno di sottoporvisi esclusivamente su base volontaria. Essa potrà avvenire direttamente in azienda, da parte di operatori sanitari adeguatamente formati.

Laddove non vi fosse disponibilità di locali idonei, i datori di lavoro potranno ricorrere a strutture sanitarie private in possesso dei requisiti per la vaccinazione. I datori di lavoro che non sono tenuti alla nomina del medico competente o che non possano fare ricorso a strutture sanitarie private, potranno invece avvalersi delle strutture sanitarie dell’INAIL, con oneri a carico dell’Istituto.

Quali saranno icompiti del datore di lavoro e del medico competente?

All’atto della presentazione del piano di vaccinazione aziendale, il datore di lavoro dovrà specificare il numero di vaccini richiesti, in modo da consentire all’azienda sanitaria di riferimento la necessaria programmazione dell’attività di distribuzione.

Il medico competente sarà tenuto ad informare i lavoratori sulla specifica tipologia di vaccino e su rischi e vantaggi ad esso connessi, assicurando altresì l’acquisizione del consenso informato dei soggetti interessati. Si occuperà inoltre del triage preventivo, della tutela della riservatezza dei dati e della registrazione delle vaccinazioni eseguite.

I Piani Aziendali

I costi per la realizzazione e la gestione dei Piani Aziendali sono interamente a carico del datore di lavoro. Nel Piano Aziendale da presentare all’Asl di riferimento, il datore di lavoro dovrà specificare il numero di vaccini necessari e i costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali stessi (inclusi i costi per la somministrazione).

La fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe ed aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite sarà invece a carico dei Servizi sanitari regionali territorialmente competenti.

Come reperire maggiori informazioni?

Accedendo alla piattaforma dell’Istituto Superiore di Sanità, è disponibile un corso di formazione specifico per i medici competenti, il personale sanitario e quello di supporto coinvolto nelle vaccinazioni. Il corso contribuirà alla predisposizione di materiale informativo destinato ai datori di lavoro, ai lavoratori e alle figure della prevenzione.

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