
Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro – DATORE DI LAVORO
17 Luglio 2023
SicurImpresa: Specializzati nella Gestione Responsabile dei Rifiuti Ambientali
31 Luglio 2023Oggi con Gli Eventi Raccontano, riportiamo la Sentenza n. 15035 del 13 aprile 2011 emessa dalla Corte di Cassazione – Penale, Sezione V, in cui è stata accertata la falsità del certificato di prevenzione incendi.
Questa vicenda ha penalizzato sia la società che gestiva i due immobili di balneazione, sia il dirigente sia la figura responsabile. Questo caso evidenzia i gravi rischi legati alla presentazione di documentazione e certificati antincendio falsi.
CONTESTO
In sintesi, con la sentenza del Tribunale di Sanremo del 2 ottobre 2007, vennero stabiliti i seguenti fatti:
- Il dirigente amministrativo dell’Ufficio Commercio del Comune di Bordighera, S.D., è stato ritenuto responsabile dei reati di falso per soppressione e falso in atto pubblico.
- I proprietari di due stabilimenti balneari, D.G. e D.F., in concorso con il geometra V.D., sono stati ritenuti responsabili del reato di falso in certificato
- S.D. aveva soppresso due provvedimenti in cui intimava ai D. di produrre il certificato di prevenzione incendi per i locali gestiti da loro e aveva sostituito gli atti con altri, richiedendo solo “ogni altra documentazione attestante il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di prevenzione incendi“.
- A D.G. e D.F. veniva contestato di aver istigato il geometra V.D. a certificare che gli stabilimenti balneari avevano rispettato tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed incolumità pubblica, anche se in realtà gli spazi per le feste danzanti non avevano pareti e finestre e gli impianti elettrici erano precari e amovibili.
- I ricorrenti in Cassazione erano D.G. e D.F., i quali avevano incoraggiato il geometra V.D. a rilasciare il certificato, ma contestavano di essere responsabili di quanto scritto nella sua relazione, poiché si erano limitati a commissionarla.
Inoltre:
Quanto agli impianti elettrici, erano precari ed amovibili per il motivo che su quelle stesse spiagge il mattino dovevano svolgersi le consuete attività di balneazione e ristorazione: la mancanza di uscite di sicurezza e di altri accorgimenti a tutela della incolumità degli avventori era perciò priva di senso e rilevanza.
Necessitava del successivo nulla osta dei Vigili del Fuoco, per analizzare vie di fuga antincendio.
Valutazione della cassazione
La Corte rigetta il ricorso e condanna ciascuno dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali.
Cosa consigliamo per evitare questi eventi in azienda
- Valutazione dei rischi: Effettuare una valutazione dettagliata dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro per identificare potenziali pericoli per la salute e la sicurezza dei dipendenti. Richiedi informazioni
- Formazione: Assicurarsi che tutti i dipendenti siano adeguatamente formati sulle pratiche di sicurezza e siano consapevoli dei protocolli da seguire in caso di emergenza.Richiedi informazioni
- Segnaletica e indicazioni: Installare segnaletica chiara e indicazioni per guidare i dipendenti verso le vie di uscita, le aree di pericolo e le misure di sicurezza.Richiedi informazioni
- Procedure di emergenza: Avere piani di emergenza ben definiti e condurre regolari esercitazioni per garantire che tutti i dipendenti sappiano cosa fare in caso di incidenti o evacuazioni.Richiedi informazioni
- Adempimento normativo: Assicurarsi che l’azienda sia sempre in conformità con le leggi e le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro applicabili nel paese o regione in cui opera.Richiedi informazioni
SicurImpresa è disponibile per fornire una consulenza personalizzata in base alle specifiche esigenze e alla natura dell’attività svolta dall’azienda cliente.
La sicurezza sul lavoro è una responsabilità condivisa tra datore di lavoro e dipendenti, e l’azienda di sicurezza sul lavoro svolge un ruolo cruciale nell’assicurare che vengano adottate misure adeguate per prevenire infortuni e proteggere la salute dei lavoratori.
Leggi l’intera cassazione qui (FONTE OLYMPUS)