Oggi con Gli Eventi Raccontano, riportiamo la Sentenza n. 15035 del 13 aprile 2011 emessa dalla Corte di Cassazione – Penale, Sezione V, in cui è stata accertata la falsità del certificato di prevenzione incendi.
Questa vicenda ha penalizzato sia la società che gestiva i due immobili di balneazione, sia il dirigente sia la figura responsabile. Questo caso evidenzia i gravi rischi legati alla presentazione di documentazione e certificati antincendio falsi.
CONTESTO
In sintesi, con la sentenza del Tribunale di Sanremo del 2 ottobre 2007, vennero stabiliti i seguenti fatti:
Il dirigente amministrativo dell’Ufficio Commercio del Comune di Bordighera, S.D., è stato ritenuto responsabile dei reati di falso per soppressione e falso in atto pubblico.
I proprietari di due stabilimenti balneari, D.G. e D.F., in concorso con il geometra V.D., sono stati ritenuti responsabili del reato di falso in certificato
S.D. aveva soppresso due provvedimenti in cui intimava ai D. di produrre il certificato di prevenzione incendi per i locali gestiti da loro e aveva sostituito gli atti con altri, richiedendo solo “ogni altra documentazione attestante il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di prevenzione incendi“.
A D.G. e D.F. veniva contestato di aver istigato il geometra V.D. a certificare che gli stabilimenti balneari avevano rispettato tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed incolumità pubblica, anche se in realtà gli spazi per le feste danzanti non avevano pareti e finestre e gli impianti elettrici erano precari e amovibili.
I ricorrenti in Cassazione erano D.G. e D.F., i quali avevano incoraggiato il geometra V.D. a rilasciare il certificato, ma contestavano di essere responsabili di quanto scritto nella sua relazione, poiché si erano limitati a commissionarla.
Inoltre:
Quanto agli impianti elettrici, erano precari ed amovibili per il motivo che su quelle stesse spiagge il mattino dovevano svolgersi le consuete attività di balneazione e ristorazione: la mancanza di uscite di sicurezza e di altri accorgimenti a tutela della incolumità degli avventori era perciò priva di senso e rilevanza.
Necessitava del successivo nulla osta dei Vigili del Fuoco, per analizzare vie di fuga antincendio.
Valutazione della cassazione
La Corte rigetta il ricorso e condanna ciascuno dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali.
Cosa consigliamo per evitare questi eventi in azienda
Valutazione dei rischi: Effettuare una valutazione dettagliata dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro per identificare potenziali pericoli per la salute e la sicurezza dei dipendenti. Richiedi informazioni
Formazione: Assicurarsi che tutti i dipendenti siano adeguatamente formati sulle pratiche di sicurezza e siano consapevoli dei protocolli da seguire in caso di emergenza.Richiedi informazioni
Segnaletica e indicazioni: Installare segnaletica chiara e indicazioni per guidare i dipendenti verso le vie di uscita, le aree di pericolo e le misure di sicurezza.Richiedi informazioni
Procedure di emergenza: Avere piani di emergenza ben definiti e condurre regolari esercitazioni per garantire che tutti i dipendenti sappiano cosa fare in caso di incidenti o evacuazioni.Richiedi informazioni
Adempimento normativo: Assicurarsi che l’azienda sia sempre in conformità con le leggi e le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro applicabili nel paese o regione in cui opera.Richiedi informazioni
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La sicurezza sul lavoro è una responsabilità condivisa tra datore di lavoro e dipendenti, e l’azienda di sicurezza sul lavoro svolge un ruolo cruciale nell’assicurare che vengano adottate misure adeguate per prevenire infortuni e proteggere la salute dei lavoratori.