La Legge di Bilancio 2020 non si limita a dare attuazione al Piano Transizione 4.0 a favore delle imprese, ma prevede la proroga delle misure strategiche del Mise.
L’articolo 1, commi 226–229, L. 160/2019 (c.d. Legge di Bilancio 2020) dispone il rifinanziamento, per complessivi 540 milioni di euro nel periodo 2020-2025, dell’agevolazione Beni strumentali, c.d. “Nuova Sabatini”, messa a disposizione dal Mise con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle Pmi e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
La misura, istituita dall’articolo 2 D.L. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. 98/2013 e successivamente rifinanziata ed estesa, è finalizzata alla concessione alle Pmi di:
Con la L. 232/2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017) l’agevolazione è stata estesa, in misura maggiorata e con destinazione di un’apposita riserva, ai seguenti investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il Piano Nazionale Industria 4.0: macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultra larga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
I principali aspetti di rilievo della “Nuova Sabatini” delineata dalla Legge di Bilancio 2020 sono i seguenti:
La “Nuova Sabatini” offre dunque, da un lato, all’articolo 1, comma 226, L. 160/2019, continuità alla misura di sostegno rafforzata per investimenti in beni 4.0, con un potenziamento del contributo del 100% a favore delle imprese di minori dimensioni (limitatamente alle micro e piccole imprese) che effettuano investimenti in Sud Italia, al fine di rafforzare il sostegno agli investimenti innovativi realizzati dalle imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La disposizione in esame trae origine dai dati a consuntivo del periodo 2014-2018 che evidenziano un’articolazione dell’agevolazione territorialmente concentrata nelle Pmi del Nord Italia a scapito di quelle delle aree del Mezzogiorno, da imputarsi sia ai limiti legati alla scarsa propensione all’innovazione e alla contenuta dimensione aziendale, sia all’applicazione di tassi di interesse bancari significativamente più elevati rispetto a quelli rilevati nelle regioni del Centro-Nord.
La norma primaria non indica il riparto annuale della riserva complessiva di 60 milioni di euro nel periodo 2020-2025; la relazione tecnica alla Legge di Bilancio 2020 fornisce la seguente suddivisione:
La “Nuova Sabatini”, come modificata dalla Legge di Bilancio 2020, ha inoltre un ambito applicativo oggettivo esteso agli investimenti produttivi ecosostenbili.
L’articolo 1, comma 227, L. 160/2019 dispone infatti la destinazione di una riserva pari al 25% delle risorse stanziate alle Pmi che investano, tramite acquisto a titolo di proprietà o in leasing finanziario, in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Il contributo statale, nel rispetto delle intensità massime previste dalla normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, è in tal caso maggiorato del 30% rispetto al contributo ordinario, dunque è rapportato agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 3,575%.
Ai fini dell’ammissione ai benefici è richiesta dalla fonte primaria una certificazione rilasciata dal fornitore dei beni e dei servizi o da un professionista indipendente, attestante:
Le risorse delle riserve inutilizzate alla data del 30.09 di ciascun anno rientrano nella disponibilità complessiva della misura e su tali finanziamenti la garanzia del Fondo di garanzia Pmi è concessa in favore delle micro, piccole e medie imprese a titolo gratuito, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 1, commi 228 e 229, L. 160/2019.
Nella seguente tabella si riepilogano, in funzione delle tipologie di investimento che beneficiano della “Nuova Sabatini”, i contributi statali e le riserve destinate:
Tipologia investimento | Imprese beneficiarie | Tasso annuo di interesse convenzionalmente assunto per il Contributo in c/impianti | Riserva destinata |
Beni materiali o immateriali nuovi a uso produttivo | Micro
Piccole Medie |
2,75% | – |
Beni 4.0 | Micro
Piccole Medie |
3,575% | 30% |
Investimenti nel Sud | Micro
Piccole |
5,5% | 60 milioni di euro:
|
Beni materiali nuovi a basso impatto ambientale | Micro
Piccole Medie |
3,575% | 25% |
Si rammenta che l’articolo 21 D.L. 34/2019 (c.d. Decreto Crescita) ha esteso la disciplina agevolativa di sostegno della cd. “Nuova Sabatini” anche alle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che intendano realizzare un programma di investimento.
Il regolamento demandato al Mise, di concerto col Mef, atto a definire gli aspetti operativi della misura di sostengo alla capitalizzazione, non risulta a oggi ancora adottato.